Montaigne
- L'ANALISI DI SE'
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Michel de Montaigne |
Secondo Montaigne un valido rimedio contro il vizio della presunzione degli intellettuali consiste nel rapportarsi ai secoli passati, studiare le opere e conoscere le imprese dei grandi uomini della storia, tra cui in primo luogo Socrate, il filosofo che assunse a scopo della propria missione la conoscenza di se stesso, meritandosi in tal modo l'appellativo di "uomo saggio"; egli rappresenta per Montaigne il punto di riferimento più importante e duraturo.
Fin da piccoli siamo abituati a condividere certe opinioni e certi valori, escludendone altri; ma mano che cresciamo consolidiamo tali convinzioni, arrivando a considerarle il frutto di natura e di ragione anziché di abitudine, e giudicando irrazionale tutto ciò che risulta differente ed estraneo rispetto a esse. La ragione non è quindi in grado di dirci con certezza quale sia la verità, poiché essa non è uno strumento di conoscenza universale e oggettivo. Le opinioni degli uomini si alternano in una continua e ininterrotta successione senza mai cristallizzarsi in modo definitivo.
Un atteggiamento di moderazione si riscontra anche nei confronti dell'attività intellettuale,che non deve richiedere un impegno eccessivo, ma nemmeno troppo scarso. Montaigne dunque si mantiene lontano da ogni esagerazione preferendo uno stile di pensiero equilibrato al quale non mancano, peraltro, la fermezza e il coraggio.
Per Montaigne inoltre la morte è la meta della nostra corsa, è inevitabile, essendo l'oggetto necessario della nostra mira montagne sostiene che il saggio deve allenarsi a guardare in faccia la morte anzi, deve imparare per tempo a non aver paura di essa e a considerarla un mezzo per raggiungere la vera liberazione dalle passioni e dai condizionamenti della vita.
- LA VULNERABILITÀ DELLA CONDIZIONE UMANA
- I LIMITI DEL SAPERE UMANO
Fin da piccoli siamo abituati a condividere certe opinioni e certi valori, escludendone altri; ma mano che cresciamo consolidiamo tali convinzioni, arrivando a considerarle il frutto di natura e di ragione anziché di abitudine, e giudicando irrazionale tutto ciò che risulta differente ed estraneo rispetto a esse. La ragione non è quindi in grado di dirci con certezza quale sia la verità, poiché essa non è uno strumento di conoscenza universale e oggettivo. Le opinioni degli uomini si alternano in una continua e ininterrotta successione senza mai cristallizzarsi in modo definitivo.
- L'EPICUREISMO MODERATO E L'EDUCAZIONE ALLA MORTE
Un atteggiamento di moderazione si riscontra anche nei confronti dell'attività intellettuale,che non deve richiedere un impegno eccessivo, ma nemmeno troppo scarso. Montaigne dunque si mantiene lontano da ogni esagerazione preferendo uno stile di pensiero equilibrato al quale non mancano, peraltro, la fermezza e il coraggio.
Per Montaigne inoltre la morte è la meta della nostra corsa, è inevitabile, essendo l'oggetto necessario della nostra mira montagne sostiene che il saggio deve allenarsi a guardare in faccia la morte anzi, deve imparare per tempo a non aver paura di essa e a considerarla un mezzo per raggiungere la vera liberazione dalle passioni e dai condizionamenti della vita.
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