martedì 16 ottobre 2018

Telesio e Campanella

TELESIO
Bernardino Telesio

Nell'opera intitolata La natura secondo i propri principi Bernardino Telesio , staccandosi dalla visione metafisica medievale, afferma che l'uomo non deve imporre schemi a priori alla natura, ma deve scoprire le leggi specifiche che ne regolano la vita che sono sconosciute ai più. 
Queste leggi si identificano con l'azione di due forze contrastanti, il caldo, forza dilatante e principio di movimento, e il freddo, forza condensante e principio di immobilità, le quali nell'universo si applicano alla materia intesa come sostrato fisico inerte.


La sostanza, che è dunque data dall'unione di forza e materia, ha un carattere dinamico, consistendo in una storia incessante di generazione, trasformazione e rigenerazione.
Nasce nel 1509 a Cosenza, dove compie la sua prima formazione. Si reca poi a studiare a Milano, a Roma e infine a Padova, dove sviluppa le sue teorie naturalistiche che attingono alla fisica dei filosofi presocratici.
                                                     IL LEGAME TRA MAGIA E INDAGINE NATURALISTICA
Secondo il filosofo anche gli oggetti materiali hanno una forma, seppur inferiore, di sensibilità, cioè possono percepire la modificazione del loro stato provocata dal contatto con gli altri corpi. Non c'è dunque differenza sostanziale tra organico e inorganico, perché tutti gli esseri, in modo più o meno perfetto, sono dati dalla medesima facoltà del sentire.
Questa visione ricollega in qualche modo Telesio alla magia rinascimentale, che affermava appunto l'analogia tra la natura e l'uomo.
il legame tra scienza e magia è molto stretto: entrambe cercano di comprendere la natura per trasformarla a beneficio dell'uomo, ma la scienza non si affida a procedure ambigue adoperando piuttosto l'osservazione e il calcolo, la ragione e la matematica.


CAMPANELLA

Tommaso Campanella
Tommaso Campanella nasce a stilo, in Calabria, nel 1568. 
A tredici anni entra nell'ordine dei domenicani, dove viene educato alla cultura aristotelico-scolastica. Insoddisfatto, comincia a studiare autonomamente i filosofi greci, in particolare platonici, e Telesio, del quale diviene grande ammiratore.

L'aspetto della sua filosofia che è la rivalutazione culturale e pedagogica della natura, tipica dell'età umanistica-rinascimentale. campanella rigetta la cultura libresca, appellandosi all'esperienza diretta della realtà, e dichiara di aver appreso più cose dell'osservazione di un filo d'erba o di una formica che dai libri. egli reinterpreta la fisica di Telesio alla luce di suggestioni tratte dalla magia e dalla metafisica, che lo portano a sostenere l'universale  animazione di tutte le cose del mondo. Queste, al pari degli animali e degli uomini, sono dotate di sensibilità. L'esperienza sensibile è per il filosofo il fulcro dell'attività conoscitiva: a differenza della ragione, infatti, i sensi non hanno bisogno di prove e garantiscono una conoscenza certa.

L'ultimo fondamento di una natura intesa come totalità organica è Dio, che crea e governa il mondo attraverso i tre principi fondamentali dell'essere:
- la potenza, che rende ogni cosa necessariamente come dev'essere;
- la sapienza, da cui deriva l'armonia che regge il mondo;
- l'amore, che indirizza ogni cosa verso il suo fine supremo.
 

L'opera più nota di Campanella è "La Città Del Sole", un testo appartenente al genere letterario dell'utopia. L'opera si svolge come un dialogo tra un nobile e un navigatore genovese: quest'ultimo racconta la storia di una città che ha potuto visitare in un'isola equatoriale, città in cui la famiglia è abolita, la proprietà privata e la schiavitù aborrite, il lavoro considerato un grande valore che nobilita l'uomo.

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